IL CHIANTI

Il Chianti ed i chiantigiani

    Chi dice Chianti dice vino, e vino di quello buono. Ma il Chianti è soprattutto una terra meravigliosa, dove trascorrere una piacevole giornata, centellinando l'itinerario come si deve fare con il suo vino.

Il paesaggio

    Il Chianti geografico inizia ufficialmente a 10 Km dall'Agriturismo La Torretta.
    E' la zona collinare tra Siena e Firenze, compresa tra 250 e 800 metri di altitudine, dove le dolci colline delle zone più basse lasciano ben presto spazio ad un paesaggio aspro, con pendenze notevoli e rocce affioranti, e ricoperto in gran parte da boschi, tra i quali si aprono i vigneti del Chianti Classico, quasi una monocultura, oltre a testimonianze etrusche, pievi isolate, alcuni castelli (tra cui il Castello di Brolio, aperto al pubblico) e piccoli paesi medievali.

I castelli del Chianti

    In epoca medievale il Chianti fu terra di briganti e di battaglie tra Siena e Firenze: per questo è ricca di castelli, che si trasformarono in fattorie quando i tempi si fecero più tranquilli.
    Tra tutti primeggia l'imponente Castello di Brolio (aperto alle visite), legato al Barone Bettino Ricasoli, detto "Il Barone di Ferro", fondatore del vino Chianti e abile politico ai tempi della formazione dell'Unità d'Italia.
    Con 5 € si accede al giro degli spalti, dai quali si ha una splendida vista su Siena, ed è compresa la degustazione di un vino a scelta nella sottostante cantina.
    Con 3 € in più (ma con orari limitati), visita guidata alla Collezione Ricasoli in una delle torri del castello: armi medievali, arredi ottocenteschi, vecchi attrezzi di cantina e fossili della zona.

Le pievi e le certose

    Nel cuore del Chianti, nella distesa boscosa interrotta solo dalle vigne, improvvisamente appaiono stupende architetture in pietra di ville e case contadine, purtroppo avvicinabili solo se hanno un punto vendita di vino ed olio, ma che rendono piacevole qualsiasi itinerario.
    Sono il risultato della rinascita agraria della Toscana della fine del '700, quando ogni fattoria divise le sue terre in poderi, ognuno dei quali fu affidato ad una famiglia contadina, capace di gestirlo con una certa autonomia (mezzadria).
    Inoltre incontriamo certose, pievi e chiese isolate, alcune delle quali visitabili, anche se con limitazioni: segnaliamo la Certosa di Pontignano, la Chiesa di San Giusto in Salcio (Radda in Chianti) e la Pieve a Pacina con la sua torre circolare (Castelnuovo B.ga).

Castellina in Chianti

    É un grazioso paese nato su un colle che domina le vallate circostanti, ricco di negozi di souvenir e di punti vendita delle aziende vitivinicole della zona.
    L' origine etrusca è testimoniata dal tumulo di Montecalvario, situato ai margini del centro abitato (ingresso gratuito ore 9-19): si tratta di quattro tombe disposte a croce risalenti al VII secolo a.C.
    Il centro abitato conserva l'aspetto medievale, con la passeggiata nel cassero merlato e la visita alla Rocca, sede del Museo Archeologico del Chianti Senese.
    Mercato: ogni sabato mattina. Parcheggio: da Siena, poco prima del centro storico, una ripida rampa porta al sottostante parcheggio libero, non visibile dalla strada.

Radda in Chianti

    É il più grazioso centro abitato del Chianti. Si trova in posizione panoramica, sulla sommità di una collina che divide la valle del Pesa e quella dell'Arbia.
    Radda mostra ancora porzioni della cinta muraria fortificata, il palazzo pretorio ricoperto da stemmi dei vari podestà e la curiosa Ghiacciaia Granducale, antica fabbrica del ghiaccio.
    Nel vicino paese di Montevertine, il Piccolo Museo del Chianti raccoglie oggetti della vita domestica e della produzione agricola ed artigiana del mondo rurale chiantigiano (il museo è privato e visitabile su richiesta: 0577-738009). Mercato il 4° lunedì del mese, nel pomeriggio.

Castelnuovo Berardenga

    Da visitare la villa Chigi-Saracini, una villa storica circondata da un giardino all'italiana ricco di statue dedicate ai grandi musicisti: fu infatti la residenza del fondatore dell' Accademia Musicale Chigiana di Siena.
    Un bel panorama si può ammirare dalla Torre dell'Orologio, unico resto delle mura difensive del paese, trasformata nel settecento in torre civica.
    Castelnuovo Berardenga ospita anche il Museo del Paesaggio, unico e innovativo: non la semplice esposizione di oggetti, ma l'analisi di un'idea, quella appunto di "paesaggio". )
    Mercato: ogni giovedì mattina. Parcheggio: da Siena, poco prima di arrivare al paese, ai lati della strada provinciale.

Gaiole in Chianti

    Si trova in posizione centrale del Chianti, e per questo è stato sede di un antico mercato.
    Ha poche attrazioni turistiche e non ha punti panoramici, dato che si trova nel fondovalle dell'Arbia, ma ha un'ampia e piacevole piazza, centro della vita cittadina.
    Nel territorio si segnala la suggestiva passeggiata per le strade di Vertine, un antico borgo che si trova a 2 km da Gaiole: ha la pianta ellittica, la cinta muraria e le caratteristiche abitazioni medievali, giunte a noi quasi intatte. Un'altra escursione, che comprende un breve percorso a piedi, porta ai ruderi della torre di Montemassi, che controllava il passo verso la val d'Arno.
    Mercato: il 2° lunedì del mese, nel pomeriggio. Parcheggio: da Siena, accesso sulla destra poco prima del centro storico, al di là del torrente.

Arte contemporanea per le strade del Chianti

    Pievasciata è un borgo d'arte contemporanea, dove arte e natura si fondono in curiose sculture, che si incontrano per le vie del paese e lungo le strade di accesso al paese.
    Poco lontano, alla vecchia forace di Pievasciata, in un piacevole bosco di querce, 25 artisti di fama internazionale hanno realizzato altrettante sculture d'arte contemporanea perfettamente inserite nell'ambiente: il Parco Sculture del Chianti.
    Ogni opera è site-specific, cioé è stata creata dopo che l'artista ha visitato il luogo: questo rende totale il legame con l'ambiente circostante, le piante, la luce, i colori ed ogni altro elemento della natura. Molte opere, inoltre, sono interattive: si percorrono, si ascoltano oppure sono un punto di osservazione dal quale guardare il mondo circostante.

Etruschi e pagliuzze d'oro

    Il Chianti fu abitato fin dai tempi degli Etruschi e dei Romani, e le numerose testimonianze sono in gran parte custodite nel Museo Archeologico Nazionale (Siena) e nel Museo Archeologico del Chianti (Castellina in Chianti).
    L'elemento di spicco è il grande tumulo che si trova poco fuori l'abitato di Castellina in Chianti, oltre a insediamenti (Salingolpe, oltre a Cetamura e Poggio La Croce presso Radda) e necropoli (Fonterutoli, sulla strada tra Siena e Castellina).
    Alle tombe etrusche è forse legato il ritrovamento casuale, avvenuto verso il 1995, da parte di un orafo forentino in vacanza, di diverse pagliuzze d'oro nel torrente Pesa, conservate al bar di Lucarelli (Radda).

Il gallo nero, simbolo del Chianti

    Il Gallo Nero non è solo il simbolo del consorzio che tutela il vino Chianti Classico, ma rappresenta la storia e la tradizione popolare del territorio chiantigiano.
    Il Gallo Nero, infatti, fu dal 1384 il simbolo della Lega del Chianti, che nello stato fiorentino aveva compiti amministrativi e di difesa militare nei confronti della rivale Siena, rappresentata secondo la leggenda da un gallo bianco.
    Si narra che, per risolvere la disputa, il confine tra Siena e Firenze sarebbe stato deciso dal punto di incontro tra il gallo nero partito da Firenze ed il gallo bianco partito da Siena, ma il gallo fiorentino si svegliò prima.

Vino DOCG e olio d'oliva DOP

    Il prodotto tipico dell'enogastronomia del Chianti geografico è il vino Chianti Classico DOCG: infatti, negli ultimi decenni, il vigneto ha sottratto spazi all'olivo, poco remunerativo anche se capace di dare un ottimo olio d'oliva extravergine. Esistono anche alcune coltivazioni di piante officinali, come quella tipica del giaggiolo.
    La varietà di uva che deve essere utilizzata per produrre il Chianti Classico è il Sangiovese, il vitigno a bacca rossa tipico della zona (percentuale minima 80%). Possono essere utilizzati anche altri vitigni a bacca rossa sia locali, come il Canaiolo e il Colorino, sia francesi, come il Cabernet Sauvignon e il Merlot, recentemente introdotti ed usati dai viticoltori che scelgono di adattare il gusto del vino al mercato internazionale.

Aggiornato agosto 2020. Orari e costi possono aver subito variazioni.